Condensa nei condizionatori

In questo articolo, Noi di Climafresco, vogliamo spiegarti perché si forma la condensa nei condizionatori e come poterla scaricare.

Partiamo dal motivo per il quale si forma la condensa nel tuo condizionatore.

Ogni condizionatore produce, e necessita di scaricare l’acqua, quando c’è lo scambio di aria calda presa all’esterno e il gas che la raffredda.

Questo gas è presente all’interno del condizionatore stesso e serve appunto a fare in modo che l’aria che viene risucchiata dall’unità esterna, diventi fredda quando fuoriesce dallo split presente in casa tua.

Non solo, l’aria presa esternamente viene anche purificata dagli appositi filtri a carboni attivi, in maniera tale da non risultare nociva quando la si respira.

Questo cambio improvviso di temperatura, porta alla formazione della condensa, detto anche punto di rugiada.

Ora, una volta che l’aria si tramuta dallo stato gassoso a quello liquido, in qualche modo ha bisogno di essere smaltita.

Vediamo ora come poter scaricare la condensa dal condizionatore.

Dove smaltire questa condensa?

Questo è un altro dei quesiti importanti che vogliamo spiegarti.

Per le  unità interne bisogna convogliare le condense o negli appositi contenitori predisposti in precedenza all’interno delle pareti, oppure collegarli al tubo corrugato idoneo che va a scaricare all’esterno dell’abitazione.

Viceversa, se l’unità esterna del tuo condizionatore si trova per esempio su un balcone, allora bisogna che sia presente un modo diretto per smaltirla.

Anche in questo caso la soluzione è abbastanza semplice.

Basta che il tubicino di scarico sia rivolto verso una bacinella o un contenitore.

L’unica accortezza che dovrai avere, sarà quella di svuotare questo contenitore in maniera regolare, onde evitare che si riempia troppo e faccia fuoriuscire l’acqua stessa.

Eviterai così, spiacevoli inconvenienti, come l’allagamento del tuo balcone o terrazzo.

Esistono anche condizionatori sprovvisti di unità esterna.

In questo caso, l’unità interna è munita di un compressore integrato e di una vaschetta interna atta proprio alla raccolta della condensa.

Al suo interno c’è anche una pompa che nebulizza l’acqua e la direziona verso la batteria all’interno del macchinario facendola evaporare.

Attenzione però a leggere il libretto di manutenzione del prodotto, in quanto la temperatura impostata non deve essere più bassa di 23 gradi centigradi.

Ovviamente capisci benissimo che anche questa vaschetta necessita di essere svuotata regolarmente.

Riallacciandosi a quanto scritto poco sopra, se hai l’unità esterna posizionata su un balcone, devi raccogliere l’acqua prodotta dalla condensa e poi smaltirla.

Sai che invece di buttarla la puoi riutilizzare?

La condensa prodotta dal tuo condizionatore non è altro che acqua demineralizzata.

Questo vuol dire per esempio che la puoi utilizzare come acqua per il radiatore della tua automobile, per lavare i pavimenti oppure per lavare anche il bucato a mano.

Scaricandola direttamente a terra invece, la si può utilizzare per irrigare le tue piante nel giardino.

Come vedi, esistono molteplici soluzioni e utilizzi della condensa prodotta dal tuo condizionatore.

Se hai bisogno di un preventivo, o per un sopralluogo gratuito per maggiori chiarimenti non esitare a contattarci.

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