Oggi andremo ad approfondire le peculiarità di un condizionatore con tecnologia inverter, al fine di ottenere maggiore efficienza ed un risparmio economico in bolletta.
I sistemi di condizionamento si basano sul ciclo di refrigerazione, ovvero un impianto di climatizzazione non genera aria fredda, ma estrae calore dall’aria dell’ambiente circostante.
Il sistema più comunemente utilizzato nelle apparecchiature di condizionamento d’aria domestiche e commerciali, è quello di refrigerazione a compressione.
I circuiti frigoriferi funzionano facendo circolare un gas refrigerante che scorre attraverso un circuito di tubi di rame, passando da uno stato gassoso a uno liquido e da uno liquido a uno gassoso attraversando i suoi diversi componenti.
È attraverso il cambio di stato del refrigerante avviene lo scambio termico estraendo il calore in eccesso dall’aria del locale, abbassando così la temperatura dell’ambiente.
Mentre in estate il liquido viene decompresso per raffreddarsi bruscamente e sottrarre calore all’ambiente interno, in inverno il gas viene compresso per raggiungere temperature elevate e, giungendo all’interno, condensa cedendo calore all’ambiente e quindi riscaldandolo.
Il condizionatore con tecnologia Inverter regola il meccanismo di climatizzazione variando la frequenza del ciclo elettrico, più precisamente regolando la velocità del compressore.
In questo modo il compressone invece di avviarsi e spegnersi frequentemente per ottenere la temperatura media desiderata, grazie all’inverter il compressore lavora continuamente ma alla velocità più idonea; il che aiuta a mantenere costante la temperatura ambiente.
Gli impianti con climatizzazione Inverter risparmiano fino al 40% di energia rispetto ad altri sistemi e, d’altra parte, allungano la vita del compressore poiché non deve lavorare tanto.
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